I Problemi della Pedagogia

Secondo Semestre 2010
Sommario

Maria Tomarchio

Molteplici aspetti chiama in causa il lavoro di interpretazione/ricostruzione di tratti caratterizzanti la complessa stagione educativa e pedagogica che va a delinearsi tra fine Ottocento/inizi Novecento; per nulla semplice focalizzare i termini dell’articolato dibattito che, con apporti diversi nei più rappresentativi contesti europei, continua ad accompagnare la ricerca e la messa a punto di chiavi interpretative atte a ricomporne un convincente quadro di modelli, temi, figure. L’intervento intende richiamare l’attenzione intorno a recenti contributi di studio che hanno speso il loro impegno per riportare alla luce volti di educatori e di pedagogisti europei dimenticati, apporti per lo più provenienti da contesti e personalità marginalmente, parzialmente o per nulla presi in considerazione che, ad un’attenta disamina passata al vaglio di una ricerca integrata e di riscontri operati a livello europeo, sembrano invece aprire più avanzate prospettive d’indagine.

The work of interpretation/reconstruction deals with many aspects that characterize the complex educational and pedagogical period between the end of the nineteenth century and the beginning of the twentieth; it is by no means easy to focus on the terms of the articulated debate that, with different contributions in the most representative European contexts, continues to accompany the research and the regulation of interpretative keys able to piece together a convincing picture of models, themes and figures. The paper aims to bring attention back to recent studies dedicated to bringing back to the light the faces of forgotten European educators and education experts, contributions mainly coming from contexts and personalities marginally or partially taken into consideration or not at all, that, with detailed examination, integrated research and verifications operated on a European level seem to open up more advanced perspectives of the investigation.

Gaetano Bonetta

Il deweysmo e le scuole nuove suscitano da un punto di vista riflessivo considerazioni epistemologiche che li configurano come fondamentale punto di riferimento teorico per una generale rilettura della storia educativa del nostro paese e per un’auspicabile “grande trasformazione” dell’educazione scolastica. La diffusione del pensiero di John Dewey e, più in generale, dell’attivismo nel nostro Paese, risulta essere nella nostra storia pedagogica e formativa la pagina di gran lunga più illuminante e significativa, quella più rappresentativa ovvero, infine, quella che fa l’immagine paradigmatica del pensiero e della memoria non razionali delle forme esistenziali desiderabili, innovatrici ed emancipatrici.

From a reflexive point of view, the deweysm and the new schools generate epistemological considerations that constitute the fundamental theoretical reference for a general reading of our country’s educational history and for a desirable “great transformation” of school education. The spread of John Dewey’s thought and, more generally, of activism in our country appears to be the most significant and illuminating page in our pedagogic and formative history, the most representative and, lastly, the one that makes the paradigmatic image of thought and not-rationale memory existential forms desirable, innovative and emancipatory.

Franco Cambi

Riprendere in considerazione oggi l’attivismo educativo della prima parte del Ventesimo secolo è un lavoro importante sotto molti profili. Esso va infatti riletto nella sua struttura profonda e nella sua identità trasversale, oltre che nella sua forza teorico-pratica, di ieri e, forse, anche, sotto alcuni aspetti, di oggi. Il contributo si sofferma sugli elementi-base costitutivi e sui caratteri-chiave di maggiore rilievo operando riferimento critico al pensiero di vari autori tra i quali Dewey e Decroly, Kilpatrick e Kerschensteiner.

Rethinking today the educational activism of the first part of the Twentieth Century is an important work both of historical reconstruction both of  theoretical renewal. At that time, between the thought of John Dewey and Decroly,  Kilpatrick and Kerschensteiner, there are still some crucial points of our actual educational work to achieve educational processes. Nodes to rethink, to refine, to enhance: the educational motivation, the socialization, the libertarian practices.

Ignazio Volpicelli

Nella seconda metà dell’Ottocento il movimento pedagogico herbartiano ha avuto ampia diffussione in molti paesi europei ed extraeuropei. Il presente lavoro si propone di indicare alcuni aspetti problematici del rapporto che lega la pedagogia di Herbart all’herbartismo concepito nella varietà delle sue posizioni e articolazioni. Ciò anche al fine di meglio definire quale sia stata, al di là degli slogan e delle parole d’ordine, l’effettiva posizione, peraltro estremamenta variegata, nei confronti di quel movimento da parte di alcuni esponenti di punta della cosiddetta “riforma pedagogica” che si sviluppò nei primi decenni del secolo scorso.

In the second half of the nineteenth century the herbartian educational movement had a wide circulation in many European countries and worldwide. The present paper aims to remark some problematic aspects of the relationship that binds the educational theory of Herbart to herbartian movement in the variety of its positions and articulations. This in order to better define, beyond the slogans and watchwords, which was the real position, extremely varied however, towards that movement from some exponents of the so-called “educational reform” that arose in the first decades of the last century.

Joan Soler Mata

La situazione sfavorevole delle scuole rurali in Catalogna e Spagna mostra nuova speranza quando, nel processo di rinnovamento educativo che ha trasformato l'insegnamento nel primo terzo del Novecento, affronta il problema della scuola rurale per “rivitalizzare” e costruire una scuola con “fisionomia propria” e non come copia volgare della scuola urbana. Questo capitolo mira a rivedere e analizzare i contributi di insegnanti ed educatori, da diverse prospettive, per cercare nuove idee ed esperienze, in Europa, per trasformare la scuola rurale impoverita dalla Spagna.

The unfavourable situation of rural schools in Catalonia and Spain show new hope when in the process of educational renewal that transformed the teaching during the first third of the twentieth century, it addresses the problem of rural school in order to “revitalize” and build a rural school with “own physiognomy” and not as a vulgar copy of the urban school. This chapter aims to review and analyze the contributions of teachers and educators, from different perspectives, to look for new ideas and experiences, in Europe, to transform the impoverished rural school from Spain.

Santo Di Nuovo

Nel contributo si passa in rassegna la storia della psicologia sperimentale dalle sue origini come “scienza positiva” agli sviluppi fenomenologici e funzionalisti. Le diverse teorie psicologiche hanno offerto fin dai primi del Novecento contributi rilevanti per i processi educativi, e questo vale anche per l’educazione speciale. Alla luce del recente cognitivismo, i costrutti di auto-efficacia e di attribuzioni causali sostengono un approccio attivo dell’istruzione e della formazione.

The paper contains a review of the history of the experimental psychology, from the origins as “positive science” to the phenomenological and functionalist approaches. The different psychological theories offered, since the early Nineties, relevant contributions to the educational processes, including special education° In the light of the latest cognitive theory, the constructs of self-efficacy and causal attribution support an active approach to instruction and formation

Giuseppe Spadafora

In questo saggio ho tentato di dimostrare che la teoria educativa della “scuola-laboratorio” di John Dewey, che è stato il più importante esperimento della “nuova educazione” all’inizio del Ventesimo secolo, potrebbe essere applicato all’interno dell’educazione contemporanea. Focalizzando i principi educativi della “scuola-laboratorio”, mi piacerebbe dimostrare che proprio questi principi possono essere applicati a un modello della scuola contemporanea.

In this essay I tried to demonstrate that the educational theory of Dewey’s “laboratory-school”, which has been the most important experiment of “new education” at the beginning of the 20th century, could be applied within the contemporary education. Focalizing on the educational principles of the “laboratory-school”, I would like to demonstrate that indeed these principles can be applied to a model of contemporary school.

Stefano Salmeri

Il rapporto maestro/allievo, come esperienza e relazione educativa, appartiene alla cultura ebraica e al chassidismo orientale che trasforma in sapere educativo-operativo la tradizione kabbalistica rendendone pedagogicamente significativo l’approccio teoretico. Interpretazione dei testi, incontro/confronto con l’Altro e costruzione di una rete Io/Tu/Tutti fungono da guida e da indirizzo, e hanno reso i maestri chassidici e i pensatori della Bildung ebraica esempi nelle buone pratiche educative.

The relationship between the master and the pupil, as experience and educational relationship, is typical of the Jewish culture and of the oriental Chassidism that transforms the Kabbalistic tradition into tangible educational teaching that gives a pedagogically relevant dimension to the theoretical approach. Interpretation of the text, encounter/confrontation with the Other and creation of a network I/You/Its work as guide and address, and made of the Chassidic masters and the Jewish Bildung thinkers an example of good teaching practices.

Letterio Todaro

La riforma della scuola elementare – approvata dal Ministro Gentile nel 1923 e realizzata grazie alla mediazione teoretica e istituzionale di Giuseppe Lombardo Radice – rappresenta il risultato finale di un articolato processo di rinnovamento della cultura pedagogica risalente all’inizio del Ventesimo secolo. Il saggio specialmente analizza la crescita di una nuova cultura dell’educazione e la diffusione di nuove forme di pratica educativa all’interno del contesto microstorico della città di Catania.

The reform of public primary school – approved by Minister Gentile in 1923 and carried out thanks to Giuseppe Lombardo Radice’s theoretical and institutional mediation – represents the final result of an articulate process of renewal of pedagogic culture dating back to the beginning of the Twentieth Century. The essay especially highlights the rise of a new culture of education and the diffusion of new forms of educational practise within the micro-historical context of Catania.

Isabel Corts Giner

Alla fine del XIX secolo, l'educazione spagnola è sotto due pensieri contraddittori: primo, il pessimismo derivato dallo stato negativo dell'istruzione dopo il disastro del 1898. In secondo luogo, l'aspettativa su un'educazione moderna e adattativa alle persone e alla società ha bisogno come soluzione per la rigenerazione del Paese. In questo senso si sottolinea il lavoro dei “pensionados de la Junta de Ampliación de Estudios” y de la “Institución Libre de Enseñanza”. Incarna lo spirito innovativo dell'istruzione spagnola e ha avuto un'influenza molto importante sulla vita intellettuale spagnola e sulla sua educazione. Come sottolineano gli Statuti della Fondazione dell'Istituzione, uno degli obiettivi principali è la pubblicazione di un Boletín. Il primo numero è stato pubblicato il 7 marzo 1877. La mentalità aperta dei suoi editori e scrittori ha contribuito a creare una rivista d'avanguardia che ha introdotto in Spagna le nuove idee scientifiche e pedagogiche europee e allo stesso tempo ha contribuito ad ampliare l'esperienza spagnola, e in particolare gli ideali dell'istituzione. Analizziamo la pedagogia dei diversi pensieri della Nuova Scuola attraverso i principali autori e metodologi, e la sua influenza sull'educazione spagnola alla fine del XIX secolo.

At the end of XIX century, Spanish education is under two contradictory thoughts: first, the pessimism derived from the negative state of the education after the 1898 disaster. Second, the expectancy on a modern and an adaptative education to the people and society needs as the solution for the regeneration of the country. In this sense, it’s emphasized the work of the “pensionados de la Junta de Ampliación de Estudios” y de la “Institución Libre de Enseñanza”. It embodies the innovative spirit of Spain education, and had a very important influence on Spanish intellectual life and its education. As the Institution’s Foundation Statutes point out, one of the main objectives is to publish a Boletín. The first number was published on March the 7th of 1877. The open mind of its editors and writers contributed to create a vanguard journal that introduced in Spain the new European scientific and pedagogy ideas and at the same time contributed to expand the Spanish experience, and specially the institution’s ideals. We analyze the pedagogy of the different thoughts of the New School through the main authors and methodologists, and it influence on the Spanish education at the end of the XIX Century.

Hanno collaborato a questo numero de «I Problemi della Pedagogia»:
G. ALATRI, F. CAPUTO, A. CARANNANTE, A. CIONI, F. CLEMENTE, A. M. DISANTO, A. ERBETTA, G. GIACHERY, E. MADRUSSAN, V. ORSOMARSO, A. ORSINI, M. A. PALMIERI, G. PATELLA, L. T. PEDATA, S. SALMERI, B. SCHETTINI, E. ZIZIOLI