I Problemi della Pedagogia
Primo Semestre 2011
Sommario
Giuseppe Spadafora
Il problema dell’educazione interculturale può essere analizzato tramite una filosofia dell’educazione considerata come fondazione epistemologica dell’educazione interculturale. L’autore si propone di dimostrare la relazione tra il problema dell’educazione interculturale e la costruzione progressiva della democrazia.
The intercultural educational problem can be analyzed through a philosophy of education considered as an epistemological foundation of intercultural education. The author tries to demonstrate the relationship between the educational intercultural problem and the progressive building of the democracy.
Viviana Burza
Nel presente lavoro l’autrice intende dimostrare il ruolo centrale dell’infanzia da una prospettiva culturale basata sulle scienze dell’educazione e da un punto di vista sociologico che tiene conto dei diversi aspetti della società digitale. In questa prospettiva culturale è possibile proporre i principi di una pedagogia dell’infanzia molto importante per l’educazione dei “nativi digitali”.
In this essay the author wants to demonstrate the central role of the infancy from a cultural perspective based on the sciences of education and from a sociological point of view which considers the different aspects of digital society. In this cultural perspective it is possibile to propose the principles of an infancy’s pedagogy very important for the education of the “digital natives”.
Ignazio Volpicelli
L’attenzione di Dewey nei confronti della pedagogia di Herbart si inserisce nell’ambito della marcata incidenza che le teorie pedagogiche herbartiane ebbero negli Stati Uniti nell’ultima decade dell’Ottocento. Il presente lavoro si propone di ripercorrere alcuni momenti centrali di tale vicenda esaminata sia in prospettiva storica sia nei suoi risvolti più propriamente teorico-ideali.
Dewey’s attention to Herbart’s theory of education begins in the last decade of the 19th century, together with the growth of incidence of the herbartians educational theories in the United States. This paper aims to explore some important moments of that story examined into historical perspective and in its more properly theoretical implications.
Francesco Mattei
La morte apparente delle grandi ideologie ha costretto gli studiosi ad interrogarsi nuovamente, dopo decenni di dibattiti spesso sospesi tra scienza e ideologia, sulla natura delle proposizioni che mettono in linguaggio la realtà del mondo naturale e del mondo dell’uomo. Siamo tornati cioè alla casella iniziale del dibattito aperto (e non concluso) dallo storicismo tedesco a fine Ottocento, e siamo ancora lì ad interrogarci sulla differenza e sulle caratteristiche delle scienze della natura e delle scienze dello spirito. Il lessico è mutato, ma il cuore della tematizzazione è ancora quello. In questo studio si cerca di mettere a fuoco la natura delle proposizioni della scienza, i legami con le teorie che le danno fondamento, la persistenza di un ambito proposizionale ideologico che ha ancora una sua vasta vitalità, ancora più vitale nell’ambito delle scienze pedagogiche.
The apparent death of great ideologies forced scholars to question again, after decades of debate often suspended between science and ideology, the nature of the propositions that put into language the reality of the natural world and of the human world. That is: we came back to the debate opened (and not completed) by the German historicism at the end of the 19th century, and we are still there questioning the differences and characteristics of the sciences of nature and of the sciences of spirit. The vocabulary has changed, but the heart of theming is the same. This study aims at focusing on the nature of the propositions of science, on the links with the theory that support it, on the persistence of an ideological propositional field that keeps wide its vitality, even more vital in pedagogical science.
Nicola Siciliani De Cumis
Il saggio affronta i seguenti argomenti: Tolstoj come massimo scrittore e massimo pedagogista. La inseparabilità secondo lui di questi due piani di esperienza. La pedagogia universitaria romana e Tolstoj come “classico” sui generis tanto della letteratura quanto dell’educazione, a partire dalla fondamentale questione: chi è che insegna a chi? Sono gli scrittori che insegnano ai contadinelli, oppure sono i contadinelli che insegnano agli scrittori? Sia Tolstoj sia la pedagogia universitaria romana ritengono imprescindibile la reciproca relazione formativa di natura e cultura. Inoltre professori e studenti fanno specialmente riferimento alle opere e alle esperienze di Tolstoj, con specifica attenzione al tema delle “risorse potenziali umane” e della connessione reciproca tra “indagine scientifica” e “senso comune”, tra “qualità” e “quantità”, “governanti” e “governati”, “regole” ed “eccezioni”, “libertà” e “disciplina”, “individuale” e “collettivo”, “localizzazione di una cultura internazionale” e “internazionalizzazione di una cultura locale”. In particolare, Tolstoj sottolinea la “elementare complessità” dell’essere umano e dei suoi bisogni immediati, tra i fattori biologici e i fattori culturali dell’esperienza. Di qui, in Tolstoj e nella pedagogia universitaria romana, una sorta di filosofia dell’“immediatezza” e una fiducia radicale nella creatività intellettuale e morale che appartiene ad ognuno. Il pacifismo di Tolstoj ha qui le sue radici.
The essay is about these two topics: Tolstoy as greatest writer and as greatest pedagogist. The academic Roman-school Pedagogy and Tolstoy as a “sui generis” classic, in literature and education as well, starting from this basic issue: who teaches whom? Are the writers the ones who teach something to the peasants or are the peasants teaching the writers? Both Tolstoy and the Roman academic pedagogy consider this nature & culture mutual training relationship as a key point. Furthermore, professors and students refer in particular to Tolstoy’s works and experiences, with specific attention to the theme of “human potential resources” and the interlinked connection between “scientific inquiry” and “common sense” between “quality” and “quantity”, “rulers” and “governed”, “rules” and “exceptions”, “freedom” and “discipline”, “individual” and “collective”, “localization of an international culture” and “internationalization of the local culture”. In particular, Tolstoy emphasizes the “elementary complexity” of the human being and his immediate and basic needs, between biological and cultural factors of experience. Hence, both in Tolstoy and in the Roman academic Pedagogy, we can find a sort of “philosophy of immediacy” and a radical trust in moral and intellectual creativity belonging to everyone. Tolstoy’s pacifism took its roots here.
Giancarla Sola
Il saggio si prefigge di sondare i rapporti tra Martin Heidegger e la Pedagogia Generale. L’autore affronta il rapporto tra uomo e essere, il problema dell’originarietà del pensare e la questione metafisica, la quale viene configurandosi entro gli scritti heideggeriani quale attestazione di un’arché dimenticata. L’attenzione si sposta poi sul corpus philosophicum di Heidegger e in particolare su quei volumi dove sono custoditi riferimenti inequivocabili alla pedagogia e ai suoi oggetti di studio: la formazione e l’educazione dell’uomo. L’articolo ricostruisce così una mappa eidetica dalla quale emerge come Heidegger abbia attraversato, lungo il cammino della sua speculazione, temi di marcata cogenza pedagogica: la categoria greca di paideia e l’idea latina di humanitas, quindi i concetti di Bildung e Erziehung. Proprio nell’interpretazione heideggeriana della Bildung, tuttavia, è possibile scorgere l’errore pedagogico di Martin Heidegger, di fronte al quale la scienza generale della formazione e dell’educazione dell’uomo ha il compito di elaborare una riflessione critica.
The article aims to explore the relationship between Martin Heidegger and General Pedagogy. The author tackles the relationship between human being and Being, the problem of thinking and the metaphysical question, which is witness – according to Heidegger – of a forgotten original principle. Then, the attention moves on Heidegger’s corpus philosophicum and especially on those volumes where we can find several references to pedagogy and its objects of study: formation and education of human being. In this way, the article reconstructs an eidetic map which shows how Heidegger, in his speculation, has gone through significant pedagogical topics: the greek cathegory of paideia and the latin idea of humanitas, the german concepts of Erziehung and Bildung. Just in Heidegger’s interpretation of Bildung, however, it’s possible to recognize Martin Heidegger’s pedagogical error, before which the general science of formation and education of human being has the task of developing a critical thinking.
José Antonio Rabadán Rubio, Ana María Giménez-Gualdo
Al giorno d'oggi, i disturbi del comportamento nei bambini e negli adolescenti stanno aumentando progressivamente mentre aumentano i disturbi che si producono nei diversi campi in cui interagiscono. Una corretta diagnosi e un intervento precoce eviteranno imminenti disturbi della personalità in età adulta e ciò consentirà a diversi operatori professionali di fornire risposte adeguate per i loro trattamenti. I disturbi del comportamento sono un'area di trattamento e intervento ad alta rilevanza per Insegnanti, Gruppi di Counseling, Pediatria e Professionisti della Salute Mentale. Si basa su una crescente prevalenza, una gestione complessa e conseguenze negative in campo personale, familiare, accademico e sociale. Ci sono patologie frequenti nei contesti di disturbo del comportamento noti come disturbo oppositivo provocatorio, disturbo antisociale di personalità e disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) che compaiono soprattutto nell'infanzia. La diagnosi si basa principalmente sull'osservazione, sulla raccolta di informazioni scolastiche e familiari e sul colloquio clinico. Il trattamento ha un'efficacia limitata perché la terza prevenzione viene normalmente eseguita in fase di diagnosi tardiva. Vuol dire che questa patologia è solo una forma fissa e strutturata difficilmente modificabile. La diagnosi precoce e il trattamento possono proteggere queste persone da future patologie di mantenimento. Gli insegnanti, i team di pediatria e salute mentale hanno un ruolo di primo piano nell'individuazione, gestione, derivazione e trattamento dei disturbi del comportamento, che stanno emergendo nei contesti sociali. Tra i professionisti dovrebbe esserci un corretto coordinamento interdisciplinare che permetta alle persone colpite un'integrazione il più normalizzata possibile.
Nowadays, the behaviour disorders in children and adolescents are increasing progressively at the same time the disrupts, which are produced, increase in different fields where they interact. A correct diagnosis and an early intervention will avoid upcoming personality disorders in adulthood and this will allow different professional agents to provide suitable answers for their treatments. The behaviour disorders are a high relevancy area of treatment and intervention to Teachers, Counselling Teams, Paediatrics and Mental Health Professionals. It is based by increasing prevalence, complex management and negative consequences in personal, familiar, academic and social fields. There are frequent pathologies in behaviour disorder contexts known like oppositional defiant disorder, antisocial personality disorder and attention deficit hyperactivity disorder (ADHD) which especially appear in childhood. The diagnosis is mainly based on the observation, collected school and familiar information and clinical interview. The treatment has limited efficiency because of third prevention is normally done in late diagnosis. It means that this pathology is just a fixed and structured form difficult to change it. The early detection and treatment can protect these people from future maintenance pathologies. Teachers, Paediatrics and Mental Health Teams have a prominent role on the detection, management, derivation and treatment of behaviour disorders, which are emerging in society contexts. Between professionals should have a correct interdisciplinary coordination that allows to affected people as normalized integration as possible.
Letterio Todaro
Il saggio analizza gli sviluppi della Scuola Elementare “Cesare Battisti” di Catania nei primi suoi dieci anni di vita, dal 1916 al 1926, periodo durante il quale tale istituzione educativa si affermò sorprendentemente quale realtà innovativa dal punto di vista pedagogico e didattico, costituendo un modello esemplare di quel cambiamento della cultura dell’educazione su cui intervenne sapientemente la sintesi teorica dell’attivismo di Giuseppe Lombardo Radice. Portare a conoscenza l’esperienza di cambiamento prodotta e maturata da tale scuola sul piano dei modelli della formazione risulta importante non soltanto per gettare una luce su una realtà scolastica significativa quale prototipo delle innovazioni in seguito codificate nei nuovi Programmi per la scuola elementare che perfezionarono l’avvento della Riforma varata dal Ministro Gentile, ma anche per scoprire un vero e proprio laboratorio di sperimentazione educativa che merita di essere annoverato fra le più valide testimonianze di un capitolo fondamentale della storia dell’educazione in Italia nel Novecento.
The article analyses the development of the “Cesare Battisti” elementary school in the first ten years of its activity (1916 to 1926). During this span of time, the school unexpectedly emerged as innovative didactic and pedagogical context, representing an ideal model for the changes in pedagogical culture theoretically synthetized by Giuseppe Lombardo Radice’s activist thought. The experimental work and the changes in the educational models produced in this educational institution are worth being explored for shedding new lights on the “Cesare Battisti” school as both a prototypical context for innovative elementary school curriculaplanning within and after Gentile’s school reform and as a lively laboratory of experimental education which certainly deserves being included among the most significant experiences of this central phase in the Twentieth century Italian history of education.
Alessio Ceccherelli, Emiliano Ilardi
Sulla base delle ultime innovazioni tecnologiche improntate all’immersività e all’esperienza diretta e immediata (touch screen, augmented reality, etc.), si delinea una breve storia delle mediazioni tra individuo e società, dal romanzo moderno ai videogiochi, per riflettere infine su due possibili conseguenze di una ipotizzata “fine delle mediazioni”: la crisi finanziaria del 2008 e le problematicità in ambito educativo.
The latest technological innovations based on a direct and immediate experience (touch screen, augmented reality, etc.) lead to some implications. After a short history of the mediations between individual and society, from the modern novel to videogames, the authors discuss about two possible consequences concerning an hypothesized “end of mediations”: the financial crisis of 2008 and the issues in the educational sphere.
Hanno collaborato a questo numero de «I Problemi della Pedagogia»:
V. BURZA, A. CECCHERELLI, A. M. GIMÉNEZ-GUALDO, E. ILARDI, F. MATTEI, J. A. RABADÁN RUBIO, N. SICILIANI DE CUMIS, G. SOLA, G. SPADAFORA, L. TODARO, I. VOLPICELLI