I Problemi della Pedagogia

Secondo Semestre 2020
Sommario

Marco Burgalassi, Giovanni Moretti, Arianna Giuliani, Arianna Lodovica Morini

Il contributo focalizza i temi dell’abbandono precoce degli studi universitari e dell’efficacia che le attività di tutorato possono avere nel prevenire e contrastare tale fenomeno. Tali questioni vengono analizzate in prospettiva sociologica e pedagogica, presentando uno studio di caso condotto presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre. L’indagine ha coinvolto due coorti di studenti immatricolati nei corsi di studio di primo livello e ha prestato una specifica attenzione agli studenti con Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA), ossia coloro che nel test in ingresso non hanno raggiunto un determinato punteggio. Lo studio ha previsto l’analisi delle attività di tutorato progettate per gli studenti immatricolati con OFA negli anni accademici 2016-2017 e 2017-2018. Gli esiti della ricerca confermano la funzione strategica che il tutorato può avere nel prevenire e contrastare il fenomeno dell’abbandono precoce degli studi. Le attività di tutorato analizzate, infatti, sembrano aver consentito agli studenti con OFA di acquisire abilità e competenze che hanno attenuato il rischio di abbandono e permesso di raggiungere risultati formativi in linea con quelli degli studenti con competenze iniziali migliori.

The paper focuses on the issue of the early academic dropout and on the effectiveness that tutoring activities can have in preventing and countering this phenomenon. The paper presents a case study conducted within the Department of Education of Roma Tre University. The survey involved two cohorts of students enrolled in the first-level degree programs, paying specific attention to the component of them with OFA, namely those who had not reached the minimum score foreseen in the University’s admission test. In the case study were analysed the tutoring activities developed for students enrolled with OFA in the academic years 2016-2017 and 2017-2018. The results of the research confirm the strategic function that tutoring can have in preventing and countering the phenomenon of early academic dropout. The tutoring activities analysed, in fact, seem to have allowed the students with OFA to acquire skills and competences that have mitigated the risk of dropout and allowed to reach educational results in line with those of students with better initial skills.

Donatella Cesareni, Manuela Montebello, Stefano Scippo

Questo contributo si propone di sintetizzare i risultati delle più recenti indagini nazionali e internazionali che rilevano dati sugli apprendimenti delle discipline STEM, focalizzando l’attenzione sui risultati raggiunti dagli studenti italiani e confrontandoli con la media del punteggio raggiunto da tutti i Paesi partecipanti alle rilevazioni. Lo studio nasce nell’ambito del progetto educativo ESERO, per permettere la definizione di azioni di formazione, rivolta agli insegnanti STEM, coerenti con le necessità educative del Paese Italia. Comparando i risultati emersi dalle indagini TIMSS 2015, TIMSS Advanced 2015 e PISA 2018 emergono le criticità nei livelli di apprendimento degli studenti in Italia, confermate anche dalle Rilevazioni nazionali 2019 condotte dall’INVALSI. L’analisi delle indagini conferma problematicità già evidenziate da tutte le precedenti rilevazioni: il peggioramento dei risultati degli studenti dal Nord al Sud del paese e le marcate differenze di genere sui livelli di apprendimento, con le femmine che raggiungono punteggi inferiori a quelli dei maschi. L’analisi dei dati permette di ragionare su tali criticità per evidenziare la necessità di attivare progetti e interventi che possano innovare e incentivare l’insegnamento e lo studio delle materie STEM nelle scuole italiane.

This paper aims to summarize the results of the most recent national and international surveys on the learning of the STEM disciplines, focusing attention on the results achieved by Italian students and comparing them with the average scores attained by all the countries participating in the surveys. The study is part of the ESERO educational project and helps to determine proper training actions for STEM teachers, that are consistent with the educational needs of Italy. Based on the results emerging from TIMSS 2015, TIMSS Advanced 2015 and PISA 2018 surveys, the critical issues in students’ learning levels in Italy are highlighted, and have also been confirmed by the National Survey 2019 conducted by INVALSI in Italian schools. The analysis of the surveys confirms the problems already identified by all the previous ones: the worsening of students’ results from the north to the south of the country and the marked gender differences in learning levels, with females reaching scores lower than those of males. The analysis of the data suggests the need to activate projects and interventions that can innovate and encourage the teaching and study of STEM subjects in Italian schools.

Rotraud Coriand

Nell’intenso dibattito sviluppatosi nei paesi di lingua tedesca sui pro e i contro la didattica generale, sembra che tutto sia stato già detto e che le medesime argomentazioni si ripetano da anni. La conclusione (non molto incoraggiante) sembrerebbe essere che la didattica generale è superflua come parte costitutiva della scienza dell’educazione, seppure offra ancora buoni contributi con riferimento alle numerose pubblicazioni dedicate alla crisi e alla valorizzazione del suo (sostanzialmente empirico) ambito di studio. Nonostante ciò, adottare un approccio storico può dischiudere sorprendenti prospettive per il contesto attuale. Attraverso lo studio dei principi scientifici e teoretici di The Sources of a Science of Education di John Dewey (1929), l’autrice si è confrontata con la tesi che né la sempre rinnovata lontananza dalla dimensione empirica né le ricerche empiriche nell’ambito didattico, costituiscono il tema portante della didattica generale. Esso, invece, è piuttosto un approccio sistematico che è stato trascurato nella scienza dell’educazione. Lo scopo di questo articolo è soppesare la validità di tale tesi e mostrare a tal riguardo i possibili contributi di John Dewey e della storia della pedagogia.

In the intense debate which developed, in the German speaking countries, on the pros and cons of general pedagogy, it seems that everything has been already said, as for many years the same arguments have been repeated over and over. The bottom line (not very encouraging) could be that general pedagogy is redundant as an education science, even if it still offers good contributions in terms of its numerous publications on the crisis of its (mainly empirical) research field, and on the enhancement of that same field. In spite of this, studying pedagogy historically can unveil surprising contemporary developments. By studying the scientific and theoretic principles of John Dewey’s The Sources of a Science of Education (1929), the author of this paper confronts the thesis that neither the ever anew posited distance from empiricism, nor the empirical researches on disciplinary pedagogy, constitute the real focus of general pedagogy, which is rather on the systematic thougth which has been neglected in the Science of Education. The essay aims to discuss this thesis and to show what John Dewey and the history of education have to do with all this.

Donatella Meccia

In questo articolo si è cercato di analizzare il contributo di Luigi Volpicelli alla poco nota Scuola di Cultura Drammatica dell’Aquila. L’interesse per la suddetta scuola è sorto in seguito al ritrovamento casuale e alla lettura appassionata del piccolo volume di Armando Rossini La scuola di Cultura Drammatica, edito nel 1976 per i tipi di Nuovedizioni da Enrico Vallecchi (PG). L’autore attesta il coinvolgimento nella scuola di grandi nomi appartenenti al mondo della cultura italiana e internazionale, quali quello, insieme a molti altri, di Roberto Rossellini, Antonio Calenda, Maurizio Costanzo, Gino Cervi ma, soprattutto, di Luigi Volpicelli e di Maria Signorelli. Nonostante questo, tale realtà è studiata e ricordata solo da pochi.

The purpose of this article is to study Luigi Volpicelli’s contribution to the School of Dramatic Culture of L’Aquila. The interest in this School arose from reading Armando Rossini’s book titled La Scuola di Cultura Drammatica, edited in Perugia in 1976, one of the few works inherent this School. The author states that several artists and intellectuals belonging to the national and international culture; Roberto Rossellini, Antonio Calenda, Maurizio Costanzo, Gino Cervi, Luigi Volpicelli and Maria Signorelli were involved in the School of Dramatic Culture, but, despite their participation, this important reality is studied and remembered only by a few.

Fiorella Paone

Si analizzano i dispositivi utilizzati e i processi di mimesi e dialogo intergenerazionale e interculturale attivati in un intervento di comunità ancora in corso che, a partire dagli eventi sismici iniziati nel 2016, coinvolge un gruppo di cittadini/e di Montorio al Vomano (TE). Ne emerge il valore pedagogico di un processo formativo che riattivando la comunicazione teatrale a partire dal metodo narrativo autobiografico, educa alla resilienza e risponde a una profonda istanza di relazione e ricostruzione identitaria che si basa su dinamiche di coscientizzazione e riappropriazione della memoria, intesa come proprio equipaggiamento simbolico, in prospettiva futura.

The paper examines tools, process of mimesi and inter- and intragenerational dialogue employed in a still ongoing community action started from the 2016 earthquake and involving a group of citizens of Montorio al Vomano (TE). The educational value of a training process, which reactivates theatrical communication resorting to autobiographical narratives, comes to light. In this way, such a process is able to educate to resilience and it stands as an answer to the need for relationship and identity re-building which is based on conscientization and memory’s re-appropriation taken as self «symbolic equipment» future-oriented.

Hanno collaborato a questo numero de «I Problemi della Pedagogia»:
V. BAELI, M. BURGALASSI, C. CAPPA, D. CESARENI, R. CORIAND, C. CORSINI, V. D’ASCANIO, A. GIULIANI, D. MECCIA, M. MONTEBELLO, G. MORETTI, A.L. MORINI, F. PAONE, S. SCIPPO